Dal 14 gennaio 2025, Instagram ha rimosso oltre 2 milioni di filtri di bellezza creati da sviluppatori esterni, mantenendo attivi solo circa 140 effetti proprietari di Meta, così come annunciato alcuni mesi fa.

Questa decisione mira a promuovere un'esperienza più autentica sulla piattaforma, riducendo l'uso di filtri che alterano l'aspetto fisico e possono contribuire a standard di bellezza irrealistici.

La rimozione dei filtri di bellezza ha suscitato dibattiti tra gli utenti e gli esperti del settore. Alcuni vedono questa mossa come un passo positivo verso l'accettazione di sé e la promozione di contenuti più genuini, mentre altri temono che possa limitare la creatività e l'espressione personale. Inoltre, c'è preoccupazione per l'impatto economico sui creatori di contenuti che hanno basato parte del loro lavoro sulla creazione di questi filtri.

Per i professionisti dei social media, questa evoluzione rappresenta sia una sfida che un'opportunità. Sarà fondamentale adattare le strategie di content creation, puntando su autenticità e trasparenza per mantenere e incrementare l'engagement del pubblico. Inoltre, potrebbe essere il momento di esplorare nuove forme di interazione e coinvolgimento che non si basino sull'uso di filtri estetici, ma che valorizzino contenuti originali e creativi.

In conclusione, la rimozione dei filtri di bellezza su Instagram segna un cambiamento significativo nel panorama dei social media. Per gli esperti del settore, è essenziale comprendere le implicazioni di questa scelta e adattare le proprie strategie per continuare a coinvolgere efficacemente il pubblico in un ambiente digitale in continua evoluzione.

Un panorama social che cambia volto

Questa decisione coinvolgerà tutti i filtri sviluppati da creatori esterni, perché la piattaforma Meta Spark, che finora è stata utilizzata per sviluppare filtri, è stata definitivamente chiusa.

Nel comunicato ufficiale, Meta ha dichiarato:

‘Dopo un’attenta valutazione, abbiamo deciso di disattivare la piattaforma Meta Spark, inclusi strumenti e contenuti di terze parti, a partire da martedì 14 gennaio 2025.’


Quindi soltanto i filtri creati direttamente da Meta continueranno a funzionare.
Ai fini prettamente estetici di utilizzo andiamo a confortare tanti utenti che non lavorano con i social, infatti, è possibile ricreare effetti simili utilizzando app di terze parti, come CupCat, oppure YouCam Makeup.

Si stava forse esagerando? C’erano dei filtri che alteravano in modo irrealistico i lineamenti delle persone. Oppure c’è un motivo economico? Lo scopriremo in futuro, quando ci chiederanno di pagare per consentire ai nostri follower di usare i nostri filtri, un po’ come accaduto con la spunta blu? Il prossimo passo di Meta potrebbe essere quello di connettere il proprio sistema di rilevamento filtri a qualche efficace sistema sull’intelligenza artificiale, in modo da respingere le creazioni al di fuori di quelle realizzate da Meta. L’azienda, lo scorso aprile, ha investito più di 35 miliardi di dollari su prodotti AI. Inoltre, il gruppo guidato da Zuckerberg, è pronto a lanciare sul mercato il visore AR Orion, presentato durante l’evento Meta Connect a settembre 2024. Sono forse coincidenze?

Orion

Sfida o opportunità per i content creator?

Per i professionisti dei social media e i content creator, questa mossa rappresenta una doppia sfida. Da un lato, chi ha basato parte della propria strategia sull’uso di filtri estetici dovrà necessariamente ripensare il proprio approccio. Dall’altro, si apre una nuova opportunità: quella di costruire un rapporto più diretto e autentico con il proprio pubblico, puntando su contenuti che valorizzino la personalità, la creatività e l’originalità piuttosto che l’apparenza.

In un mondo dove l’intelligenza artificiale sembra destinata a prendere sempre più piede, la scelta di Instagram appare controcorrente solo per un occhio poco attento. In realtà, rappresenta un’evoluzione necessaria per rispondere a una domanda crescente di autenticità e trasparenza. Chi saprà adattarsi a questo nuovo scenario potrà non solo mantenere, ma anche accrescere il proprio engagement, puntando su contenuti che emozionano, ispirano e coinvolgono senza ricorrere a filtri artificiali.

Ripensare il futuro dei social media

Questa decisione di Meta apre una riflessione più ampia sul futuro dei social media e del loro rapporto con l’intelligenza artificiale. Se da un lato l’AI continuerà a giocare un ruolo centrale nell’automazione e nella personalizzazione dei contenuti, dall’altro potrebbe affermarsi una nuova corrente che promuove un uso etico e consapevole della tecnologia.

Per gli esperti del settore, la sfida sarà trovare il giusto equilibrio: sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza utente, senza perdere di vista la necessità di preservare l’autenticità delle interazioni. In questo senso, la mossa di Instagram potrebbe rivelarsi un primo passo verso una nuova era dei social media, in cui la tecnologia non è al servizio dell’apparenza, ma della connessione reale tra le persone.

Un nuovo volto per il social engagement

La rimozione dei filtri di bellezza su Instagram non è semplicemente un ritorno al passato, ma un invito a guardare avanti, strizzando l’occhio a manovre economiche strategiche, con una prospettiva diversa. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale diventa sempre più sofisticata, scegliere di limitare l’artificio e promuovere contenuti autentici non è una rinuncia al progresso, ma una reinterpretazione del suo ruolo. Per chi lavora nel mondo dei social media, è il momento di ripensare le proprie strategie, mettendo al centro autenticità, trasparenza e valore reale.

Questa nuova direzione potrà sembrare controcorrente, ma è proprio nelle correnti opposte che spesso si trovano le opportunità più grandi. Altrimenti potete sempre continuare ad usare i filtri bellezza su TikTok, lì non sono stati rimossi 😉