Instagram spinge sulla dimensione relazionale: ricondivisioni natively, una mappa sociale per scoprire cosa succede vicino a te e un feed Reels centrato sulle interazioni dei tuoi amici. In parallelo, arrivano insight più granulari sulla crescita. Tradotto: nuove leve di discovery, UGC amplificato e targeting organico più intelligente.

Repost: la ricondivisione diventa nativa (e strategica)

Dopo anni in cui la ricondivisione dei contenuti su Instagram era possibile solo con stratagemmi — app di terze parti, screenshot poco eleganti o repost nelle storie — finalmente la piattaforma introduce Repost come funzione nativa. Ora è possibile ricondividere post e Reels pubblici direttamente, e le ricondivisioni finiscono non solo nel feed dei tuoi follower ma anche in una scheda dedicata, la nuova “Repost”, visibile sul profilo.

Dal punto di vista strategico, questo è un cambio di paradigma. Un contenuto pensato per essere “repostabile” ha oggi più probabilità di raggiungere nuove persone senza bisogno di budget adv. Non parliamo solo di meme o contenuti virali: un’infografica ben fatta, un reel emozionale o un video educativo possono innescare condivisioni organiche da parte della community, fungendo da veicolo per il brand.

Esempio pratico: se gestisci un brand di cosmetica e pubblichi un Reel con una challenge di 5 giorni per una skincare routine, i tuoi follower più affezionati potranno ricondividerlo sui loro profili, moltiplicando l’esposizione senza spesa aggiuntiva. In termini di KPI, potresti iniziare a misurare non solo le visualizzazioni o l’engagement, ma anche un nuovo indicatore: il tasso di repost.

Friends Map: geolocalizzazione “social” e opportunità iper-local

La seconda novità è Friends Map, una mappa interattiva che — previo consenso dell’utente — mostra l’ultima posizione attiva degli amici e i contenuti geotaggati dei creator seguiti. Non si tratta di tracciamento in tempo reale: la posizione si aggiorna quando l’utente apre l’app e resta visibile per 24 ore. La condivisione è opzionale e modulabile: solo amici che segui, solo “Close Friends” o liste personalizzate.

Instagram Friend Map

Per chi lavora nel marketing territoriale, negli eventi o nel retail, questa funzione apre scenari interessanti. Immagina un festival musicale: pubblicando Reels o storie geotaggate nelle ore precedenti l’inizio, il tuo contenuto può apparire sulla Friends Map di chi si trova nelle vicinanze o segue creator locali. Oppure pensa a un negozio di abbigliamento che organizza un’anteprima privata: invitando i clienti VIP nella lista “Close Friends” e condividendo contenuti esclusivi dalla location, si può generare un senso di esclusività e appartenenza.

Dal punto di vista del contenuto, qui vincono l’immediatezza e il senso di luogo: brevi clip verticali, note testuali con inviti (“Passa a trovarci oggi dalle 17!”), foto spontanee del backstage. In altre parole, materiale che trasmetta “sto succedendo qui, ed ora”.

Il feed “Amici” nei Reels: la forza della scoperta tramite la rete

La terza novità è il feed “Amici” all’interno della sezione Reels. Qui non trovi contenuti suggeriti dall’algoritmo in base ai tuoi interessi, ma Reels pubblici con cui i tuoi amici hanno interagito — messo like, commentato o salvato — e suggerimenti provenienti dalle Blends, playlist collaborative di Reels.

Instagram Friend Feed

Il cambio di prospettiva è rilevante: l’algoritmo non si limita a interpretare ciò che piace a te, ma considera il comportamento delle persone a cui sei più vicino. Per un brand, significa che ogni interazione dei tuoi fan più attivi può diventare un “ponte” verso nuove persone nella loro rete sociale. Se un super-fan mette like al tuo Reel entro pochi minuti dalla pubblicazione, aumenta la probabilità che quel contenuto finisca nel feed Amici di altri utenti.

Per sfruttare al meglio questa dinamica, vale la pena creare piccole community VIP, magari tramite gruppi chiusi o liste di broadcast su Instagram, incentivando i membri a interagire rapidamente. Un’offerta lampo, un’anteprima esclusiva o un codice sconto riservato possono stimolare questa “early interaction” che alimenta la distribuzione organica.

Instagram afferma che gli utenti avranno un certo controllo su ciò che viene visualizzato in questa sezione, quindi non saranno obbligati a mostrare tutto ciò che hanno apprezzato a un pubblico più ampio, mentre è stata aggiunta anche un'opzione per silenziare i contenuti consigliati dagli utenti che ti interessano meno.

Nuove metriche più dettagliate

Oltre alle funzioni di engagement, Instagram ha aggiornato i suoi Insights introducendo nuove metriche come Followers gained, che mostra la crescita netta suddivisa per fonte (organico, virale, paid, repost, ecc.), e migliorando le demografie per capire con più precisione età, genere e provenienza geografica dei follower.

Questi dati sono oro puro per un social media manager: sapere, ad esempio, che l’aumento di follower della scorsa settimana è dovuto al repost di un contenuto da parte di un creator locale può orientare future collaborazioni; scoprire che una certa fascia d’età sta crescendo in una specifica area geografica può suggerire nuove campagne geo-targettizzate. Vediamole nel dettaglio:

  • Reel Like Insights: finalmente si potrà comprendere in quale momento del Reel le persone hanno apprezzato il nostro contenuto.
  • Viewers Metrics: addio "account raggiunti", arriva la voce "spettatori"
  • Top Follower drivers: quali sono i post che hanno portato più follower? È stata creata una sezione apposita negli insight generali.
  • Carousel Like Insights: in quale immagine del carosello le persone hanno lasciato il loro apprezzamento, la loro reaction?
  • Post Level Demographics: andando a vedere i reel che hanno ottenuto maggiore successo possiamo andare ad analizzare il riscontro a livello demografico: genere, paese, età.

Come integrare tutto questo nella tua strategia

Il punto chiave è smettere di vedere queste novità come funzioni isolate e iniziare a considerarle elementi di un ecosistema. Repost, Friends Map e feed Amici possono lavorare insieme per amplificare il messaggio del brand.

Un esempio integrato:

  1. Crei un Reel dal forte impatto visivo e con un messaggio chiaro nei primi 5 secondi, pensato per essere ricondiviso.
  2. Geotag del contenuto in un luogo strategico (negozio, evento, punto vendita) per entrare nelle Friends Map di utenti vicini o collegati a creator locali.
  3. Stimoli l’interazione dei tuoi fan più attivi subito dopo la pubblicazione, così da aumentare le chance che il Reel appaia nel feed Amici.

A questo aggiungi un monitoraggio costante delle nuove metriche: se noti che il tasso di repost cresce, che i post geotaggati generano più visualizzazioni o che la penetrazione nel feed Amici aumenta, avrai la conferma che la strategia integrata sta funzionando. Come sempre, quindi, alcuni test iniziali vanno fatti.

Un cambio di mentalità per il 2025

In sintesi, le mosse di Instagram ci ricordano che il social che vuole imporsi come luogo di connessione tra persone, non solo un feed di contenuti brandizzati e pubblicità. Per chi lavora nel settore, la sfida sarà adattare il tono, i formati e i tempi di pubblicazione per inserirsi in queste nuove dinamiche sociali.

Non basterà più pubblicare contenuti di qualità e aspettare che l’algoritmo faccia il resto: servirà costruire relazioni attive con la propria community, stimolare la condivisione spontanea, presidiare luoghi fisici e digitali e interpretare in tempo reale i dati che la piattaforma ci mette a disposizione.

Il 2025, insomma, è l’anno in cui su Instagram vince chi sa farsi condividere, chi sa farsi trovare e chi sa farsi consigliare.

Sembra quasi un ritorno ai "vecchi" social, o almeno al modo di utilizzarli di diversi anni fa, non credete?